Le dive dalla vita spezzata. 1850-1950. Almanacco inedito della canzone napoletana

Riferimento: 9788872974773

Editore: ABE
Autore: Sciotti Antonio
Collana: Almanacco della canzone napoletana
Pagine: 242 p., Libro in brossura
EAN: 9788872974773
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Descrizione

Le canzonettiste che popolano questo libro condividono il finale drammatico e la giovane età e la scelta si è basata fondamentalmente sull'eco che le loro morti hanno prodotto a livello di cronaca, un impatto mediatico forte e che oggi definiremo virale. Le Dive dalla vita spezzata racconta l'ultima ribalta di artiste a volte bistrattate dalla stampa, ma osannate da un pubblico numeroso che assiste al triste epilogo della loro vita finita dietro un sipario che non si alzerà più. I giornali dell'epoca battevano le notizie della loro morte soprattutto nelle pagine della cronaca nera, come per l'omicidio di Renata Carpi, di Paolina Giorgi, il suicidio di Gabriella Bessard, di Ester Bijou, di Carolina Ropolo Favi, di Emma Santini. La fatalità è stata spesso complice della loro fine, ed è il caso di Emma Carelli che muore per un incidente automobilistico dopo che era sopravvissuta ad un tentato suicidio; o di Gilda Mignonette che, beffata dal destino, muore tragicamente sulla nave, in una sorta di terra di mezzo tra Napoli e New York; o di Lina Resal che, riuscita a soddisfare le sue velleità artistiche solo in seguito alla morte del marito che la soffocava, muore crudelmente e fatalmente con l'agognato successo; o di Marianna Checcherini che muore di stenti chiudendo il cerchio di un'esistenza travagliata tra successi e insuccessi, o di Liliana Castagnola, scampata ad un tentato omicidio, che muore per mano degli stessi sonniferi che le avrebbero dovuto alleviare le dolorose emicranie e allucinazioni provocate da una pallottola mai estratta dalla sua testa; o di Gigina De Crescenzo che muore tragicamente di parto a soli 19 anni, dopo aver calcato le prime scene da primadonna; o di Eva Galliani che muore per un'operazione chirurgica sbagliata dopo esser stata perseguitata nell'intimità dalla stampa e dagli impresari; o di Amelia Rondini che dopo esser stata sfregiata da un guappo che le stronca la carriera, muore di febbre spagnola. Il terremoto e la guerra mieteranno vittime celebri come Tina Vergani, Maria Fougére, Mimì Branca, Ida Durant e Lia Flirt; anche la follia contribuisce al travaglio: le sorelle Corinna e Bianchina De Crescenzo ne sono protagoniste. Così scrive il regista Stefano Amatucci: Quando Antonio Sciotti mi ha comunicato il titolo del suo nuovo libro Le Dive dalla vita spezzata la mia mente è subito andata a quei meravigliosi films noir a cavallo tra il 1940-'50 in cui il contrasto tra luci e ombre rappresentavano metaforicamente il conflitto tra bene e male. Storie, quelle che Sciotti racconta, in cui Eros e Thanatos danzavano abbracciati a passo di tango e sparivano inghiottiti dall'oscurità in fondo ad un elegante corridoio Liberty. Storie di amori malati, quelli che egoisticamente pretendiamo quando non si può averli e che si trasformano in Meduse con mille serpiente che l'abballano 'ncapa cantando sotto le luci di un palcoscenico o di una festa di piazza o di un Cafè Chantant. L'amore talvolta è come la droga che ti butti nelle vene e di cui è impossibile fare a meno perché senza di esso resterebbe solo il vuoto nelle nostre vite. E allora le nostre Dive hanno preferito un malammore invece che nessun amore. Così le loro esistenze si sono consumate tra un colpo di cipria profumata sul volto e barbiturici ingeriti con un vecchio Bourbon, tra pellicce e abiti luccicanti e missive mai spedite o mai recapitate, tra fasci di rose rosse profumate di sedicenti promesse e telefoni bianchi bagnati di lacrime, tra applausi scroscianti e colpi di rivoltelle. Alcune vite di Dive sono state spezzate da misteriose fatalità, da destini bari e crudeli come terremoti, guerre o malattie che le hanno sprofondate dall'alto delle luci della ribalta nel fondo di abissi fatti di miseria e disperazione in una continua lotta per la sopravvivenza.