L'ultimo Parlamento generale del Regno di Napoli nell'età spagnola (1642)

Riferimento: 9791280730107

Editore: La valle del tempo
Autore: D'Agostino Guido
Pagine: 344 p., Libro in brossura
EAN: 9791280730107
23,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Il presente volume ripercorre i tratti salienti della riunione, e relativo svolgimento dei lavori, dell'assemblea svoltasi nel 1642, concretamente dell'ultimo Parlamento Generale del Regno di Napoli nell'età spagnola. In qualche modo, la coda, o la stazione di arrivo, di un lungo percorso storico, politico e istituzionale avviato da Alfonso il Magnanimo, primo sovrano aragonese, due secoli prima, nel 1442, e protrattosi, con crescente regolarità, fino alla vigilia dei moti masanielliani. La ricostruzione che si è provato a realizzare si fonda sulla fonte principale a disposizione, custodita nell'Archivio Storico Municipale di Napoli, con le importanti integrazioni ricavate dall'esemplare manoscritto del Fondo Brancacciano presso la Biblioteca Nazionale napoletana (Sezione Manoscritti e Rari). Nell'insieme - ed ovviamente ricorrendo ad altra e varia documentazione di provenienza locale, italiana e spagnola, debitamente segnalata nel testo - si è inteso maneggiare e ricomporre un quadro tutt'altro che semplice e lineare, con interferenze e sovrapposizioni tra i vari piani, socioeconomico e finanziario, come anche, e non certo meno, politico-istituzionale. Evidente riflesso, o specchio, d'altronde, di una società altrettanto complessa, a cui rimandano in ogni caso descrizioni, analisi, interpretazioni di cronisti, storici, studiosi di ieri e di oggi, nonché alcuni tra gli stessi protagonisti e/o testimoni di quel tempo lontano, di un secolo, il Seicento, che tuttavia ci somiglia come del resto in altra sede non si è mancato di osservare. In sostanza, altro che un Parlamento senza storia - come pure è stato sostenuto - in cui tutto era stato già deciso prima ancora che avesse luogo e si svolgesse! Nei fatti, piuttosto, una pagina straordinaria di storia e di politica, trattata dall'Autore con il cuore e con la mente, e perché no, con la speranza neppure tanto segreta che la conoscenza del passato, anche lontano, possa ancora guidare i passi della distratta e incattivita attuale contemporaneità.