Per Antonello e Zanetto, nuove prospettive

Riferimento: 9788896451540

Editore: Nexo
Autore: Consoli Guardo Giuseppe
Pagine: 324 p., Libro in brossura
EAN: 9788896451540
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Descrizione

Giuseppe Consoli Guardo (1919-2010), archeologo e storico dell'arte, in questo suo ultimo scritto ripercorre e chiarisce la straordinaria dimensione culturale che ha accomunato Antonello da Messina, figura unica di artista nell'ambito del Quattrocento europeo, con il frescante lombardo Zanetto Bugatto. L'autore ricostruisce gli anni giovanili di Antonello, ancora poco conosciuti, ipotizzando un intervento del pittore nell'affresco con il Trionfo della Morte di Palermo, accanto a Zanetto e all'artista borgognone Guillaume Spicre. Questo incontro, per Consoli Guardo, potrebbe precisare l'enigmatica connessione tra Antonello e Zanetto, proiettando il giovane pittore messinese verso un'itinerante operazione formativa, con approfondimenti diretti nei più importanti luoghi d'arte della sua epoca, sia italiani che stranieri, fruendo dell'ospitalità dei centri monastici, nel XV secolo luoghi di vivace scambio culturale. Consoli Guardo, passando in rassegna alcune note opere quattrocentesche, ne riconsidera l'attribuzione, proponendo per molte di loro la paternità di Antonello. Di alcuni ritratti già ascritti al pittore siciliano, suggerisce poi l'identificazione degli effigiati con personaggi famosi della storia del Quattrocento italiano, da Galeazzo Maria Sforza a Lorenzo de' Medici. In questo volume pubblicato postumo, Consoli Guardo apre a nuove prospettive di ricerca storica, in considerazione dell'apporto che Antonello da Messina diede in ambito non solo italiano ma esplicitamente europeo. NOTA BIOGRAFICA DELL'AUTORE Giuseppe Consoli Guardo (1919-2010), laureatosi nel 1946 in Lettere Moderne con tesi in Storia dell'Arte, dal 1948 ha iniziato la sua attività come archeologo e poi come storico dell'arte esperto del Quattrocento, percorrendo la carriera scientifico-direttiva nelle soprintendenze dello Stato italiano, specialmente a Milano dal 1959 al 1974. Dal 1968 al 1971, ha diretto il Museo Nazionale di Messina per poi rientrare alla Soprintendenza ai Monumenti di Milano. Dal 1975 si è dedicato a indagini sistematiche sull'arte europea del Rinascimento e in particolare su Antonello da Messina. Ha collaborato con diverse riviste del settore fra le quali Arte Lombarda.