Fuori dal tempo. Una trilogia

Riferimento: 9791255160168

Editore: Diabasis
Autore: Pozzali Marco
Collana: Al buon Corsiero
Pagine: 344 p., Libro in brossura
EAN: 9791255160168
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Descrizione

Nell'estate del 2018, il critico letterario Giuseppe Marchetti, caro amico dell'autore, per l'introduzione a un volume di poesie scrisse: «Che viaggiatore potrai essere/nel chiarore essenziale dei tuoi sogni? Si chiede Marco. Ed è proprio questa domanda che regge tutta la sua scrittura, il suo pensiero, come un lungo e circostanziato discorso dell'autore a se stesso, quel se stesso che lo scrivere proietta sempre in un altro da sé, quasi l'eteronimia. Marco Pozzali costruisce un tracciato del futuro che se letterariamente è narrativa, umanamente è destino, vale a dire scoperta di una chiara immagine di viaggio verso un oltre che si distingue appena. Nell'ombra di questa indistinzione il profilo è costantemente segnato da un elemento, un frammento molto breve ma che appare sempre decisivo: la morte. La sua scrittura cerca, infatti, di scoprire questa verità, il suo peso, la sua misura, l'impatto che essa ha in noi. Ma noi sappiamo - ovvero Marco sa - che la verità non esiste, che essa è semmai un sogno. E dopo? Pare che resti solo il conforto dell'amore. Potremmo definirla una compiaciuta imprecisione ma così non è perché in tutta l'esperienza narrativa di Pozzali è il colore semmai, è la musica a formare, comporre e scomporre il ricordo, mentre i dettagli della vita (la vita è tutta, a un tempo, dettaglio e insieme) formano la misura compatta dell'ultima emozione che non è mai l'ultima però, ma solo una possibilità nella memoria. Forse anche per questo, nei suoi romanzi, lo scrittore non tralascia mai di sottolineare quel contatto con la natura che l'avvince a una realtà posseduta e immaginata allo stesso tempo, come un caleidoscopio di montagne, sassi, sentieri, nuvole, onde, mari, tramonti; dovizia delle cose che poi riprendono i ritmi e gli spasmi dei colori avvertiti quali immediati dintorni alla Sereni o alla Gozzano, sulle pieghe dei libri, dentro la musica delle poesie: istante che termina e non termina, in una infinita gioventù, già il suo primo rimorso». Introduzione di Luca Mazzieri.