Quello che so chine su carta

Riferimento: 9788839210371

Editore: Quattroventi
Autore: Annibali Paolo
Collana: Fuori collana
Pagine: 54 p., Libro in brossura
EAN: 9788839210371
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Descrizione

«Non so che cosa mi abbia trascinato fin qui, fino alla soglia dell'esistenza nella quale gran parte delle cose è diventata opaca fino ad essere indecifrabile. Ricordi, amicizie, amori, con l'età e la distanza, non appena mi inoltro lungo le vie dell'anima, una confusione adolescenziale pare domini su tutto. Sento ancora vivo il periodo dell'adolescenza da dove attingo spesso le idee per il mio lavoro attuale. Penso: potevo essere qualsiasi cosa, potevo intraprendere qualsiasi strada, ero in mare aperto! Ora gli orizzonti sono più brevi, e mi accorgo che la scelta dell'arte è stata la più impervia, ma anche la più necessaria. Oggi il mio lavoro è per me come un legno a cui un naufrago riesce ad aggrapparsi. L'arte è la mia preghiera quotidiana, un affannoso dialogo con me stesso, una continua ricerca nelle piaghe della mia esistenza. L'artista non è un prediletto della vita, ma è chiamato, come tutti, alle tribolazioni quotidiane: fare e disfare con costante insoddisfazione, ogni giorno chiedersi: chi me lo fa fare? L'arte pretende un continuo duello, una fede incrollabile nelle proprie capacità, una grande disciplina. Non è permesso fermarsi, si rischia una crisi di identità e di motivazioni. L'arte impone fedeltà. Più che mai, penso al mondo classico non come ad un eden malinconicamente perduto, ma come luogo del ritorno al nostro essere più profondo. Certo oggi non sono più proponibili quelle forme storiche e nemmeno l'ethos che le ha generate, ma in me rimane ancora quella severità di intenti, il rigore formale, tutto ciò che possiamo chiamare i valori essenziali dell'opera d'arte...» (Paolo Annibali)