Bruci la città. Generi, transfemminismi e spazio urbano

Riferimento: 9788892801196

Editore: EDIFIR
Autore: Bonu Rosenkranz Giada, Castelli Federica, Olcuire Serena
Collana: 2050. Abitare nelle rovine della metropoli
Pagine: 176 p., Libro in brossura
EAN: 9788892801196
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Descrizione

Il volume propone un compendio delle riflessioni sulla città transfemminista, tema che sta guadagnando visibilità sempre maggiore nel dibattito pubblico contemporaneo sull'urbano. Ha carattere scientifico, in quanto esito di ricerche accademiche sulla questione, ma anche politico, essendo tali ricerche informate dalla relazione costante con i movimenti che a livello nazionale si stanno interrogando su tali temi, e divulgativo, mirando all'allargamento della platea di soggetti che sempre più cercano un avvicinamento ai principi e le esperienze transfemministe. Strutturato in quattro parti, raccoglie i contributi che movimenti e ricercatrici hanno prodotto sullo spazio pubblico, sugli spazi femministi, sulla relazione con le istituzioni e sulle pratiche del quotidiano, nel tentativo di permettere un affondo sui diversi ambiti e allo stesso tempo di tracciare il fil rouge - profondamente politico - che li intesse. Ogni capitolo raccoglie i tre diversi sguardi disciplinari propri di ogni autrice: sociologico (Bonu), filosofico (Castelli) e architettonico-urbanistico (Olcuire). Il volume assume la prospettiva intersezionale propria del transfemminismo, sostenendo come questa possa essere utile a uno sguardo sull'urbano nella sua interezza: non è più possibile osservare le diverse categorie di abitanti (e i relativi assi di oppressione che intersecano le loro vite) singolarmente, così come è urgente riconoscere le alleanze esistenti (e tracciarne di nuove) tra le istanze transfemministe e le altre lotte che ogni giorno attraversano le città. Infine, propone un continuo alternarsi di riflessioni teoriche e di pratiche sperimentali, approfondendo alcuni dei casi più conosciuti dalle autrici e riportandone altri tra i numerosi che costellano il territorio nazionale, nel tentativo di restituire una geografia di esperienze che possa servire a sottolinearne l'estensione e il portato e, al tempo stesso, a suggerirne la capacità conflittuale, istituente e normo-generatrice.