Prosaici e moderni. Teoria, traduzione e pratica del romanzo nell'Italia del primo Novecento

Riferimento: 9788822906847

Editore: Quodlibet
Autore: Biagi Daria
Collana: Quodlibet Studio. Letteratura tradotta in Italia
Pagine: 361 p., Libro in brossura
EAN: 9788822906847
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Descrizione

«Troppo prosaico e moderno»: con queste parole, sul finire del Settecento, il poeta Novalis liquidava il Wilhelm Meister di Goethe criticandone l'eccessiva attenzione agli aspetti della vita materiale. A lungo trascurato anche a causa di questo verdetto, in Italia il Meister viene tradotto integralmente oltre un secolo più tardi, negli anni in cui, scriverà Debenedetti, i letterati italiani iniziano finalmente a riconoscere anche al bistrattato genere del romanzo quei crismi che fanno «la seria, la colta, la responsabile letteratura». È un radicale cambio di paradigma di cui si fanno interpreti scrittori, come Giuseppe Antonio Borgese o Corrado Alvaro, ma anche editori e soprattutto traduttori, da Alberto Spaini a Barbara Allason e Alessandra Scalero. Questo studio indaga il nesso fra circolazione delle traduzioni, teorie del romanzo e sviluppi italiani dell'epica in prosa, attraverso il caso degli autori tedeschi - accanto a Goethe anche Döblin, Kafka, Fallada, Keun - che nei primi decenni del Novecento incarnano per i lettori italiani una nuova e «più prosaica» idea di modernità.