Mercanti e l'arcivescovo. L'affermazione dei greci ortodossi a Livorno durante l'episcopato di Francesco Guidi (1734-1778) (I)

Riferimento: 9788846765901

Editore: Edizioni ETS
Autore: Benedetti Lorenzo
Collana: L'arca. Collana di studi e testi di storia moderna
Pagine: 188 p., Libro in brossura
EAN: 9788846765901
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Descrizione

Per tutto il corso dell'età moderna l'arcidiocesi di Pisa ha ospitato entro i propri confini, e soprattutto nella città portuale di Livorno, persone e gruppi professanti religioni diverse dalla confessione cattolica dominante: ebrei, islamici, ortodossi si sono insediati nel tempo sul versante tirrenico della Toscana ed hanno rappresentato per la Chiesa un motivo di allarme e un oggetto di costante controllo. Questo volume prende in considerazione la presenza dei greci ortodossi, di rito orientale e non in comunione con Roma, nel periodo dell'episcopato di Francesco dei Conti Guidi (1734-1778) per indagare l'azione della Curia e l'operato degli 'scismatici' nella più complessa trama di relazioni con il potere civile locale e centrale, il pontefice e le altre 'Nazioni' stanziate nel porto. Ricostruendo tali dinamiche, emergono più chiaramente le fasi di affermazione della comunità ortodossa nel XVIII secolo e gli aspetti del governo pastorale dell'arcivescovo Guidi in rapporto a questa componente 'eterodossa' nel territorio di propria competenza: il presule si troverà infatti nell'obbligo di conciliare i doveri legati al proprio ministero, le pressioni esercitate dalla Santa Sede e le istanze improntate a una crescente autonomia di stampo giurisdizionalista della Reggenza lorenese e del regno leopoldino, determinati a incentivare la permanenza dei mercanti orientali nel Granducato.