Atti di notai nepoletani. Il molino Monasterace, la cartiera Perrelli, le lenzuola in seta di Bari, zite di S. Giorgio, Ponte Ca

Riferimento: 9788872972533

Editore:
Autore: Cuttrera Sabato
Collana: Il baule
Pagine: 128 p., Libro in brossura
EAN: 9788872972533
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Descrizione

Come in una sequenza filmica si snodano i diversi atti notarili con le loro singolari figure, come nei patti nuziali, nei testamenti. Singolari documenti segnalano dunque modi di essere, costumi, usanze, tradizioni di specifici luoghi. I panni colorati lavorati sono pregio, distinzione. Significativi a tal proposito sono in testamenti, come le ultime volontà dettate dall'uomo "seduto sulla sedia di paglia". Dettagli questi non da trascurare. L'occhio notarile è anche attento così al contesto, al vissuto. I testamenti rivelano l'atteggiamento dell'essere umano di fronte alla morte, insieme ai culti del territorio. Nel testamento di Orazio Principe leggiamo: Raccomando l'anima mia alla ss.Trinità essendo quella fiato della Maestà... Chiamando pure ad assistermi s.Liborio, s.Matteo, s.Antonio, s.Pascale, s.Filippo Neri, miei principali avvocati, s.Vito, s.Modestino, s.Domenico, s.Andrea di Avellino". Inoltre ordina che si celebrino "per l'anima di esso testatore due messe l'anno... Scorrendo gli atti notarili, di notevole importanza, si rivelano i patti iniziali per la cultura materiale e per l'immaginario che essa suscita. Nel 1706 il notaio Onofrio nel registrare il matrimonio della Magnifica Teodosia Sirena, riporta tutte "le cose" consegnate come le "lenzola di seta di Bari", i "salvietti di Fiandra", la "veste di scottino a colore del Carminio"... Sono solo alcuni degli argomenti trattati nel testo, estratti in prima facie dagli archivi di stato. È la storia vera delle popolazioni del Sud riportata dai notai napoletani e di altri luoghi.