La protezione della biodiversità nell'ambito delle attività di pesca sostenibile e consapevole. L'esempio degli stagni dell'oris

Riferimento: 9788855121217

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Autore: Panunzi Gian Matteo
Pagine: 216 p., Libro in brossura
EAN: 9788855121217
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Descrizione

Il contenuto di questa pubblicazione riassume le attività e fa emergere i risultati del progetto di Feamp misura 1.40 denominato Ge.Co.P., acronimo di "Gestione Consapevole della Pesca", finanziato dal Mipaaf, DG PESCA e realizzato dal Dipartimento Nazionale Pesca della UN.I.COOP., soggetto attuatore insieme all'Unione Regionale della Sardegna. L'intervento ha avuto l'obiettivo di migliorare i livelli di protezione della biodiversità e degli ecosistemi delle zone umide del sistema idrografico di Oristano. Gli interventi hanno avuto successo anche grazie al prezioso contributo dell'Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente, sez. Biologia Animale ed Ecologia, che ha fornito alla ricerca la sua esperienza scientifica e i dati di conoscenza ecosistemica relativi all'area geografica di riferimento, dati necessari alla realizzazione dell'innovativo progetto di gestione delle risorse biologiche negli stagni sardi e utili ad arricchire gli itinerari di sensibilizzazione ambientale dedicati ai pescatori della marineria di Oristano. Le zone umide sarde, di importanza internazionale, sono incluse in nove siti d'interesse comunitario, ZSC: Stagno di S'Ena Arrubia e territori limitrofi, Stagno di Corru S'Ittiri, Stagno di Pauli Maiori di Oristano, Stagno di Mistras di Oristano, Stagno di Sale 'e Porcus, Stagno di Cabras, Stagno di Santa Giusta, Stagno di Putzu Idu (Salina Manna, Pauli Marigosa e Stagno di Is Benas), Isola di Mal di Ventre. Nel comprensorio ittico di "Is Benas" (Oristano) è stato prodotto, con il supporto dei dati sulle componenti biologiche dello stagno e di quelli sullo scambio con le acque del mare, il piano di gestione della la vongola verace "Ruditapes decussatus". La presente pubblicazione è comunque finalizzata a orientare i portatori d'interesse anche attraverso esempi e modelli di gestione, al miglioramento della biodiversità marina e alla sostenibilità ambientale ed economica della Pesca e dell'Acquacoltura nelle aree umide prese in considerazione dall'intervento. Il modello è scalabile ed esportabile su altre aree simili.