Macchina Capitale. Genesi e struttura dello sfruttamento

Riferimento: 9788869482267

Editore: Ombre Corte
Autore: Pascucci Margherita
Collana: Culture
Pagine: 391 p., Libro in brossura
EAN: 9788869482267
29,00 €
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Descrizione

Questo nuovo lavoro di Margherita Pascucci è una riflessione sul capitale come metafisica, in quanto sistema produttivo che si presuppone, e come meccanismo di sfruttamento, in quanto la sua forma di produzione è appropriazione della capacità produttiva altrui. L'analisi muove dalla formazione del denaro e della prima metafisica nell'antica Grecia per poi passare alla struttura teorica del capitale ai suoi esordi, alle sue prime definizioni nel Medioevo come ragione seminale di lucro, di cui rintraccia la genesi nelle ragioni seminali in Agostino e nella metafisica medievale. Le ragioni seminali indicano la capacità della materia di autoprodursi ed è proprio questa capacità, di cui il capitale si appropria, che viene investigata. Seguendo lo svilupparsi di questa seminalità, con una attualizzazione tematica che ne percorre alcune espressioni storiche - l'usura, le prime leggi sulla povertà, la formazione dei Monti di pietà -, si affronta poi la lettura che nel Novecento Alfred Sohn-Rethel prima, e Gilles Deleuze e Félix Guattari poi, hanno dato del capitale come meccanismo di sfruttamento e presupposto. L'infrastruttura del meccanismo di sfruttamento che caratterizza il capitale come sistema produttivo viene mostrata anche nella struttura della conoscenza astratta e della formazione della soggettività. A fronte di questa analisi, l'autrice propone alcuni dispositivi di affrancamento dal meccanismo di sfruttamento stesso: un coefficiente di produzione della disuguaglianza - che sviluppa il concetto del saggio di sfruttamento in Marx - come l'impronta della produzione di povertà da parte del capitale, e una nuova figura teorica di segno affermativo, il più di essere, ossia un plusvalore che torna sul lavoratore.